mercoledì 30 giugno 2010

Fitodepurazione (sistemi a flusso verticale e superficiale)

La configurazione di questi sistemi è del tutto simile a quelli descritti nel post precedente.
La differenza consiste nel fatto che il refluo da trattare scorre verticalmente nel medium di riempimento (percolazione) e viene immesso nelle vasche con carico alternato discontinuo, mentre nei sistemi SFS-h si ha un flusso a pistone, con alimentazione continua.
Questa metodologia con flusso intermittente implica l'impiego di un numero minimo di due vasche in parallelo per ogni linea che funzionano a flusso alternato, in modo da poter regolare i tempi di riossigenazione del letto variando frequenza e quantità del carico idraulico in ingresso, mediante l’adozione di dispositivi a sifone autoadescante opportunamente dimensionati.

I sistemi a flusso superficiale invece, consistono in vasche o canali dove la superficie dell’acqua è esposta all’atmosfera ed il suolo, costantemente sommerso, costituisce il supporto per le radici delle piante emergenti; anche in questi sistemi il flusso è orizzontale e l’altezza delle vasche generalmente limitata a poche decine di centimetri.
In questi sistemi i meccanismi di abbattimento riproducono esattamente tutti i fattori in gioco nel potere autodepurativo delle zone umide.
Nei prossimi post, a meno che non ci siano domande specifiche, comincerò a parlare delle fondazioni nell'edilizia verde.

martedì 29 giugno 2010

Fitodepurazione (sistemi a flusso orizzontale)

I sistemi di fitodepurazione SFS-h o HF (flusso sommerso orizzontale) sono costituiti da vasche contenenti materiale inerte con granulometria prescelta al fine di assicurare una adeguata conducibilità idraulica (i mezzi di riempimento comunemente usati sono sabbia, ghiaia, pietrisco). I materiali inerti costituiscono il supporto su cui si sviluppano le radici delle piante emergenti (sono comunemente utilizzate le Phragmites australis).
Il fondo delle vasche deve essere opportunamente impermeabilizzato facendo uso di uno strato di argilla o di membrane sintetiche.
Il flusso di acqua rimane costantemente al di sotto della superficie del vassoio assorbente e scorre in senso orizzontale grazie ad una leggera pendenza del fondo del letto (circa 1%) ottenuta con uno strato di sabbia sottostante il manto impermeabilizzante.

domenica 27 giugno 2010

Fitodepurazione

La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque grige costituito a un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante macrofite.
La depurazione avviene mediante l'azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, refluo e microrganismi presenti.
Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche permettendo di definire l'impianto ecocompatibile.
L'impianto di fitodepurazione si realizza mediante lo scavo di un bacino di dimensioni variabili a seconda della portata e della tipologia di scarico. Il bacino, una volta impermeabilizzato, viene riempito con materiale inerte selezionato sul quale saranno direttamente piantumate le diverse essenze vegetali macrofite atte alla depurazione.
Gli impianti di fitodepurazione presentano numerose caratteristiche tali da renderli ottime soluzioni a basso costo e ad elevato poter depurante:
- ridotta e facile manutenzione
- formazione di area verde perennemente irrigata
- possibilità di poter riutilizzare l’acqua depurata