venerdì 6 agosto 2010

Materiali isolanti (il sughero)

Il sughero è un materiale rigenerabile ma di limitata disponibilità; si ricava dalla corteccia della quercia da sughero, pianta che cresce nell’area mediterranea (Spagna, Portogallo, centro-sud Italia, Africa Nord-occidentale, Turchia).
Può essere prelevato dalla pianta solo intorno al 20° anno di età, e il prodotto che si ottiene da questa prima decortica si chiama “sugherone” o “sughero maschio”. Dalla seconda decortica si ottiene, invece, il “sughero gentile” o “sughero femmina”, più pregiato, liscio, compatto, elastico.
Col primo tipo si produce granulato di sughero impiegato in edilizia sia sfuso che agglomerato in pannelli. Il sughero è costituito da milioni di cellule di forma poliedrica contenente aria, struttura che conferisce al materiale leggerezza, elasticità, resistenza alle sollecitazioni fisiche, ottime proprietà di isolamento termoacustico, capacità di accumulo termico e quindi di smorzamento delle fluttuazioni termiche; è traspirante e permeabile al vapore, inattaccabile dagli agenti acidi, inappetibile agli insetti, imputrescibile anche in condizione di elevata umidità.
In caso di incendio non propaga la fiamma, ma brucia lentamente e si spegne da solo al cessare della fiamma.
Il sughero granulare sfuso trova impiego in intercapedini oppure, se impastato con acqua e legante idraulico vetrificante, come impasto per la realizzazione di sottofondi isolati praticabili, controsoffitti, sottotetti, sottopavimenti e solai.
Le cortecce ricavate dalla prima decortica vengono accatastate nei centri di raccolta per almeno due anni, dopo i quali vengono immerse in acqua bollente per 1-2 ore, successivamente lasciate ad asciugare per alcuni giorni. I granuli vengono ottenuti mediante la frantumazione in appositi mulini e la pulitura dalle scorie legnose, vengono poi vagliati con apposite griglie per ottenere diverse granulometrie. Si ottiene così il granulato biondo (80-120 Kg/m3), in base al tipo di lavorazione si ottengono diversi tipi di pannelli:

1. pannello di sughero agglomerato espanso autocollato di colore bruno, ottenuto dalla cottura dei granuli in autoclave a circa 350-380°, processo attraverso cui la suberina contenuta nei granuli si scioglie saldando i singoli granuli, naturalmente; i granuli si rigonfiano alleggerendo il prodotto e producendo fenolo; si ottengono quindi pani o blocchi che vengono successivamente raffreddati e tagliati in lastre di diverso spessore.

2. pannelli d sughero naturale compresso, di colore biondo, ad alta densità (200-500 Kg/m3) ottenuti mediante aggiunta ai granuli di collante sintetico; l’impasto viene successivamente laminato o sfogliato con coltelli meccanici.

Il sughero è riutilizzabile, riciclabile e compostabile (si decompone nel terreno o nei siti di compostaggio). Per molti usi il sughero riciclato presenta le stesse prestazioni del sughero vergine.
Consumo di energia nella produzione: 30-60 KWh/m3, più altri 30 per l’espansione dei pannelli.

In ultimo, il pensiero che i pannelli prodotti con questo materiale siano cari è dovuto ad una mancanza di informazione, provate a chiedere dei prezzi e metteteli a confronto con altri materiali da coibentazione, vedrete che a parità di efficacia il costo del sughero risulterà minore, fatemi sapere.

ops.....dimenticavo........aiutatemi a colorare il mondo di verde. Green+++

1 commento:

  1. Una trattazione analitica per ogni singolo tipo si isolante sintetico utilizzabile in edilizia la si può trovare in questo approfondimento sugli isolanti sintetici

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