La terra cruda è il materiale da costruzione utilizzato in tutto il mondo sin dall'antichità.
Può essere impiegata per murature, tamponamenti, tetti, solai, intonaci.
Può essere formata in blocchi, eventualmente essiccati al sole, impastata e modellata con le mani, tenuta in forma con l'ausilio di casseri, impastata insieme con qualsiasi fibra naturale: paglia, legno, trucioli, sughero, fibre vegetali , ecc..
In tutta Europa si trovano edifici in terra, e, contrariamente a quanto si può pensare, soprattutto in paesi del nord e del centro Europa. Quindi paesi molto piovosi e molto freddi, contano tradizioni costruttive in terra piuttosto rilevanti, come anche in paesi molto caldi e desertici.
In Italia si è costruito in terra fino agli anni '60/'70; case in terra sono sparse su tutto il territorio nazionale, a partire dai Casoni veneti, fino alle case in pisè del Piemonte, attraverso la Toscana, le Marche, la Basilicata, la Calabria e la Sardegna: ogni regione sviluppando un particolare caratteristica costruttiva.
Vi sono diverse tecniche costruttive che si possono utilizzare; in tutto il mondo ne sono state classificate ben 18. Il Pisè è una tra le tecniche costruttive per la lavorazione della terra, consente la edificazione di muri monolitici e consiste nel costipare, con l'aiuto di un "piseur", della terra leggermente umida, all'interno di casseformi; era una tecnica molto diffusa nell’architettura rurale dell’ottocento.
Tale tecnica non richiede energia né macchine per la lavorazione, riduce le spese di trasporto e consumo di materie prime non rinnovabili, è adatta per l'auto-costruzione.
Per la tecnica del Pisè, utilizzata per murature portanti e non, si usa una terra piuttosto magra (sabbiosa) e poco umida. Alle terre troppo grasse viene aggiunta sabbia per ottenere una granulometria più adatta e per evitarne la fessurazione durante il processo di essiccazione.
I lavori cominciano con l’estrazione della terra argillosa, sempre reperibile direttamente sull’area di costruzione, e la sua stagionatura durante la quale le zolle si sbriciolano.
Il materiale accumulato deve conservare la sua plasticità e quindi conviene coprirlo con teli bagnati per evitare l’essiccazione e per proteggerlo contro le piogge. Per renderla meglio lavorabile, la terra viene impastata ed è pronta all’uso quando tutti i suoi componenti sono ben amalgamati e l’impasto diventa plasmabile. Il materiale viene inserito nelle casseforme in strati di 5-12 cm e battuto (a mano o con l’ausilio di una macchina) fino ad arrivare a strati alti di circa 80 cm (si possono costruire tre strati al giorno). Agli angoli, gli strati vengono uniti per dentatura; lo spessore minimo dei muri portanti è di 50 cm.
Le aperture delle finestre e delle porte si ottengono tramite apposite controintelaiature, le architravi sono da rinforzare con listelli di legno. La tecnica consente la costruzione di edifici alti fino a due o tre piani.
E’ buona regola erigere i muri in terra cruda su uno zoccolo di pietra e proteggerli contro l’umidità ascendente e naturalmente i muri esterni devono essere protetti da un intonaco contro la pioggia.
La terra cruda è un buon isolante termico ed acustico, ha eccellenti proprietà di regolazione termo-igrometrica dell'aria dell'edificio, protegge le strutture lignee con cui viene in contatto dall'attacco di parassiti e funghi, non produce rifiuti di nessun genere ed è sempre riutilizzabile.
Le principali caratteristiche riconosciute alla terra cruda sono:
- la reperibilità del materiale;
- la lavorabilità;
- il livello di risparmio energetico nella sua elaborazione;
- l’alto livello di isolamento termico e acustico;
- la facilità di dismissione e di riciclo dei materiali alla fine della vita utile dell’edificio;
- la capacità di regolare il livello di umidità all’interno degli ambienti;
- la facilità di apprendimento delle tecniche costruttive da parte di chiunque;
Le principali controindicazioni imputate sono legate, ad esempio, allo spessore dei muri, che riduce sensibilmente la metratura utile degli edifici, aspetto non trascurabile nelle aree urbane, oppure alla necessaria protezione dei muri dalla pioggia e dall’umidità proveniente dal terreno.
Rispetto alle costruzioni in terra cruda è bene rispettare le seguenti accortezze:
- i muri di terra devono poggiare su uno zoccolo, di pietra o calcestruzzo, che sporga dal suolo per almeno 50 cm;
- il baricentro dell'edificio deve rimanere basso;
- la copertura deve essere leggera e sufficientemente sporgente per evitare che la pioggia impregni i muri.
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