giovedì 1 luglio 2010

Le fondazioni

Le fondazioni hanno il compito di distribuire il peso dell’edificio sul terreno in modo da evitare assestamenti che possano causare lesioni alla struttura sovrastante.
Solitamente queste vengono realizzate in calcestruzzo o più raramente in pietrame.
Il tipo di fondazioni (continua o puntiforme) e le loro dimensioni dipendono dalla struttura sovrastante e dalle caratteristiche del terreno, in ogni caso devono essere costruite ad una profondità tale da non essere raggiungibili dal gelo.
Nella bioedilizia si consiglia solitamente di ridurre al minimo l'uso del calcestruzzo in quanto mantiene a lungo l'umidità, ha scarsa traspirabilità, elevata conducibilità ed è facilmente aggredibile dagli agenti atmosferici, richiede, pertanto, complesse opere di isolamento termoacustico e l'utilizzo di additivi chimici specifici di forte impatto ambientale. Tuttavia, il calcestruzzo armato, per motivi normativi e pratici, è la soluzione più consigliata per realizzare fondazioni. Si consiglia quindi l'utilizzo di cemento puro, assicurandosi l'assenza di radioattività e che non contenga additivi provenienti da scarti di altre lavorazioni industriali o prodotti chimici di sintesi. Questi requisiti si trovano più facilmente nel cemento bianco che è quindi preferibile.
L’acqua che si accumula nella terra smossa attorno alla casa esercita una pressione contro i muri ed i pavimenti, tende a risalire per capillarità nei muri e può compromettere la struttura e il benessere ambientale all’interno.
Per evitare la risalita capillare è necessario prevedere un sistema di drenaggio perimetrale in grado di raccogliere ed espellere l’acqua accumulata.
Si tratta di riempire con un materiale poco capillare (per esempio pietrisco di calcare) lo spazio tra il muro perimetrale ed il terreno all’interno del quale si posano tubi drenanti forati con una pendenza di circa 1,5%. L’acqua superficiale percola facilmente fino ai tubi per essere convogliata e allontanata oppure accumulata in cisterne apposite e utilizzata per la coltivazione del giardino o dell’orto.
Normalmente, i tubi di drenaggio sono realizzati in PVC perchè economici, per la produzione di questo materiale a base petrolchimica vengono emesse in ambiente enormi quantitativi di CO2 ed è inoltre un materiale difficilmente riciclabile.
In alternativa si possono utilizzare tubi in polietilene, in laterizio o in cemento.
I tubi in laterizio o cemento disponibili in commercio sono corti e meno maneggevoli.
La loro posa in opera risulta più complessa e il sistema di drenaggio deve essere progettato con maggiore attenzione.
È buona regola inserire nelle fondazioni perimetrali un nastro d’acciaio che funga da dispersore al quale possono essere collegate tutte le strutture metalliche degli impianti e la rete elettrica.
In questo modo si riduce l’intensità dei campi elettrici che si formano in prossimità della rete e si deviano le correnti vaganti.
Nel prossimo post, comincerò a parlare delle fondazioni in pietra.
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